File name: | NetLldpAgentWmiProvider.dll.mui |
Size: | 18432 byte |
MD5: | a93b29bc32822c80aebaad1fa814b7e0 |
SHA1: | 3c5a04d3f81bdc451167309fa393ee62f76bbeb6 |
SHA256: | 4b6218da8d409d162d09c62fb9ef1efb2439f9153d65a9ffa6302aff0e6c2e8b |
Operating systems: | Windows 10 |
Extension: | MUI |
If an error occurred or the following message in Italian language and you cannot find a solution, than check answer in English. Table below helps to know how correctly this phrase sounds in English.
id | Italian | English |
---|---|---|
1 | InstanceID è una proprietà facoltativa che può essere utilizzata per identificare in modo opaco ed univoco un'istanza di questa classe nell'ambito dello spazio dei nomi che crea l'istanza. Varie sottoclassi di questa classe possono eseguire l'override di questa proprietà per renderla necessaria o per fare in modo che sia necessaria una chiave. Tali sottoclassi possono inoltre modificare gli algoritmi preferiti per garantire l'univocità definita sotto. Per garantire l'univocità all'interno dello spazio dei nomi, il valore di InstanceID deve essere costruito utilizzando l'algoritmo \"preferito\" seguente: : Dove e sono separati dai due punti (:) e dove deve includere un nome protetto da copyright, da marchio registrato o comunque univoco di proprietà dell'entità commerciale che crea o definisce InstanceID o che sia un ID registrato assegnato all'entità commerciale da un'autorità globale riconosciuta. Questo requisito è simile alla struttura _ dei nomi delle classi dello schema. Per assicurare l'univocità non deve inoltre includere due punti (:). Quando si utilizza questo algoritmo, il primo segno : incluso in InstanceID deve essere tra e . Il valore viene scelto dall'entità commerciale e non deve essere riutilizzato per identificare altri elementi sottostanti (reali) . Se non è null e non viene utilizzato l'algoritmo \"preferito\" specificato sopra, l'entità di definizione deve garantire che il valore InstanceID risultante non venga riutilizzato per alcun valore InstanceID prodotto da questo o altri provider per lo spazio dei nomi di questa istanza. Se non viene impostato su null per le istanze definite da DMTF, l'algoritmo \"preferito\" deve essere utilizzato con il valore impostato su CIM. |
InstanceID is an optional property that may be used to opaquely and uniquely identify an instance of this class within the scope of the instantiating Namespace. Various subclasses of this class may override this property to make it required, or a key. Such subclasses may also modify the preferred algorithms for ensuring uniqueness that are defined below. To ensure uniqueness within the NameSpace, the value of InstanceID should be constructed using the following "preferred" algorithm: : Where and are separated by a colon (:), and where must include a copyrighted, trademarked, or otherwise unique name that is owned by the business entity that is creating or defining the InstanceID or that is a registered ID assigned to the business entity by a recognized global authority. (This requirement is similar to the _ structure of Schema class names.) In addition, to ensure uniqueness, must not contain a colon (:). When using this algorithm, the first colon to appear in InstanceID must appear between and . is chosen by the business entity and should not be reused to identify different underlying (real-world) elements. If not null and the above "preferred" algorithm is not used, the defining entity must assure that the resulting InstanceID is not reused across any InstanceIDs produced by this or other providers for the NameSpace of this instance. If not set to null for DMTF-defined instances, the "preferred" algorithm must be used with the set to CIM. |
2 | La proprietà Caption è una breve descrizione testuale (una stringa di una sola riga) dell'oggetto. | The Caption property is a short textual description (one- line string) of the object. |
3 | La proprietà Description fornisce una descrizione testuale dell'oggetto. | The Description property provides a textual description of the object. |
4 | Nome descrittivo per l'oggetto. Questa proprietà consente a ciascuna istanza di definire un nome descrittivo in aggiunta alle proprietà chiave, ai dati sull'identità e alle informazioni sulla descrizione. Si noti che anche la proprietà Name di ManagedSystemElement è definita come nome descrittivo, ma viene spesso inserita in una sottoclasse come Key. Non è possibile che la stessa proprietà indichi sia un'identità sia un nome descrittivo senza creare incoerenze. Se la proprietà Name esiste e non è Key (ad esempio come per le istanze di LogicalDevice), le stesse informazioni possono essere presenti nella proprietà Name e nella proprietà ElementName. Si noti che se è presente un'istanza associata di CIM_EnabledLogicalElementCapabilities, è possibile che per queste proprietà esistano le limitazioni definite nelle proprietà ElementNameMask e MaxElementNameLen definite in tale classe. |
A user-friendly name for the object. This property allows each instance to define a user-friendly name in addition to its key properties, identity data, and description information. Note that the Name property of ManagedSystemElement is also defined as a user-friendly name. But, it is often subclassed to be a Key. It is not reasonable that the same property can convey both identity and a user-friendly name, without inconsistencies. Where Name exists and is not a Key (such as for instances of LogicalDevice), the same information can be present in both the Name and ElementName properties. Note that if there is an associated instance of CIM_EnabledLogicalElementCapabilities, restrictions on this properties may exist as defined in ElementNameMask and MaxElementNameLen properties defined in that class. |
5 | 2.19.0 | 2.19.0 |
6 | ManagedElement è una classe astratta che fornisce una superclasse comune, ovvero il nodo principale dell'albero di ereditarietà, per le classi non associative dello schema CIM. | ManagedElement is an abstract class that provides a common superclass (or top of the inheritance tree) for the non-association classes in the CIM Schema. |
7 | Nell'ambito dell'oggetto NameSpace che crea l'istanza, InstanceID identifica in maniera opaca e univoca un'istanza della classe. Per garantire l'univocità nell'oggetto NameSpace, è necessario creare il valore di InstanceID utilizzando l'algoritmo 'preferito' seguente: : Dove e sono separati da due punti (:) e deve includere un nome protetto da copyright o da marchio registrato oppure che sia comunque univoco di proprietà dell'entità commerciale che crea o definisce InstanceID o che sia un ID registrato assegnato all'entità commerciale da un'autorità globale riconosciuta. Questo requisito è simile alla struttura _ dei nomi delle classi dello schema. Per garantire l'univocità, non deve inoltre includere due punti (:). Quando si utilizza questo algoritmo, il primo segno : incluso in InstanceID deve essere tra e . viene scelto dall'entità commerciale e non deve essere riutilizzato per identificare altri elementi sottostanti (reali). Se non viene utilizzato l'algoritmo "preferito" specificato sopra, l'entità di definizione deve garantire che il valore InstanceID risultante non venga riutilizzato per alcun valore InstanceID prodotto da questo o altri provider per lo spazio dei nomi di questa istanza. Per le istanze definite da DMTF, l'algoritmo "preferito" deve essere utilizzato con il valore impostato su CIM. |
Within the scope of the instantiating Namespace, InstanceID opaquely and uniquely identifies an instance of this class. To ensure uniqueness within the NameSpace, the value of InstanceID should be constructed using the following "preferred" algorithm: : Where and are separated by a colon (:), and where must include a copyrighted, trademarked, or otherwise unique name that is owned by the business entity that is creating or defining the InstanceID or that is a registered ID assigned to the business entity by a recognized global authority. (This requirement is similar to the _ structure of Schema class names.) In addition, to ensure uniqueness, must not contain a colon (:). When using this algorithm, the first colon to appear in InstanceID must appear between and . is chosen by the business entity and should not be reused to identify different underlying (real-world) elements. If the above "preferred" algorithm is not used, the defining entity must assure that the resulting InstanceID is not reused across any InstanceIDs produced by this or other providers for the NameSpace of this instance. For DMTF-defined instances, the "preferred" algorithm must be used with the set to CIM. |
8 | Nome descrittivo per questa istanza di SettingData. Il nome descrittivo può inoltre essere utilizzato come proprietà Index per una ricerca o una query. Nota: non è necessario che il nome sia univoco in uno spazio dei nomi. | The user-friendly name for this instance of SettingData. In addition, the user-friendly name can be used as an index property for a search or query. (Note: The name does not have to be unique within a namespace.) |
9 | L'elemento CIM_SettingData viene utilizzato per rappresentare parametri di configurazione e operativi per le istanze CIM_ManagedElement. Il modello supporta oggi numerosi utilizzi diversi di CIM_SettingData e in futuro potrebbero essere definiti utilizzi aggiuntivi. Le istanze di CIM_SettingData possono rappresentare aspetti di un'istanza CIM_ManagedElement mediante l'associazione CIM_SettingsDefineState. È possibile utilizzare CIM_SettingData per definire funzionalità quando è presente un'associazione a un'istanza di CIM_Capabilities ottenuta mediante CIM_SettingsDefineCapabilities. Le istanze di CIM_SettingData possono rappresentare diversi tipi di configurazione per CIM_ManagedElement, incluse le configurazioni persistenti, le modifiche alle configurazioni in corso e le configurazioni richieste. L'associazione CIM_ElementSettingData viene utilizzata per modellare la relazione tra un'istanza CIM_SettingData e l'elemento CIM_ManagedElement per cui rappresenta una configurazione. Quando un'istanza di CIM_SettingData rappresenta una configurazione, i valori operativi correnti per i parametri dell'elemento vengono riflessi dalle proprietà nell'elemento stesso o dalle proprietà nelle associazioni di tale elemento. Non è necessario che queste proprietà abbiano gli stessi valori presenti nell'oggetto SettingData. Ad esempio, un modem può avere una velocità in baud pari a 56Kb/sec in SettingData ma funzionare a una velocità pari a 19,2Kb/sec. Nota: anche se la classe CIM_SettingData è molto simile a CIM_Setting, entrambe sono presenti nel modello perché per molte implementazioni l'utilizzo della classe CIM_Setting si è rivelato vantaggioso. Si sono comunque verificati problemi che non potevano essere risolti senza definire una nuova classe. Finché non verrà rilasciata una nuova versione principale, il modello includerà quindi entrambe le classi. Per ulteriori informazioni, fare riferimento al white paper di base. Le istanze di SettingData possono essere aggregate in oggetti SettingData di livello superiore mediante associazioni ConcreteComponent. |
CIM_SettingData is used to represent configuration and and operational parameters for CIM_ManagedElement instances. There are a number of different uses of CIM_SettingData supported in the model today. Additional uses may be defined in the future. Instances of CIM_SettingData may represent Aspects of a CIM_ManagedElement instance. This is modeled using the CIM_SettingsDefineState association. CIM_SettingData may be used to define capabilities when associated to an instance of CIM_Capabilities through the CIM_SettingsDefineCapabilities association. Instances of CIM_SettingData may represent different types of configurations for a CIM_ManagedElement, including persistent configurations, in progress configuration changes, or requested configurations. The CIM_ElementSettingData association is used to model the relationship between a CIM_SettingData instance and the CIM_ManagedElement for which it is a configuration. When an instance of CIM_SettingData represents a configuration, the current operational values for the parameters of the element are reflected by properties in the Element itself or by properties in its associations. These properties do not have to be the same values that are present in the SettingData object. For example, a modem might have a SettingData baud rate of 56Kb/sec but be operating at 19.2Kb/sec. Note: The CIM_SettingData class is very similar to CIM_Setting, yet both classes are present in the model because many implementations have successfully used CIM_Setting. However, issues have arisen that could not be resolved without defining a new class. Therefore, until a new major release occurs, both classes will exist in the model. Refer to the Core White Paper for additional information. SettingData instances can be aggregated together into higher- level SettingData objects using ConcreteComponent associations. |
10 | Superclasse SettingData per funzionalità di rete | Superclass SettingData for networking |
11 | InterfaceIndex identifica la NIC locale a cui appartengono questi dati. | The InterfaceIndex identifies the local NIC to which this data belongs. |
12 | InterfaceAlias è il nome della NIC locale a cui appartengono questi dati. | The InterfaceAlias is the name of the local NIC to which this data belongs. |
13 | Scope identifica il router adiacente con cui comunica l'agente LLDP corrispondente a questa NIC. | The Scope identifies with which neighbor the LLDP Agent corresponding to this NIC communicates. |
14 | NearestBridge | NearestBridge |
15 | NearestCustomerBridge | NearestCustomerBridge |
16 | NearestNonTpmrBridge | NearestNonTpmrBridge |
17 | Questo parametro è l'elenco degli indirizzi MAC associati all'agente LLDP corrispondente a questa NIC. Se è locale, si tratta dell'indirizzo MAC della NIC locale. Se è remoto, si tratta dell'indirizzo MAC dell'agente remoto. | This parameter is the list of MAC addresses associated with the LLDP agent corresponding to this NIC. If local, the local NIC's MAC address. If remote, the remote agent's MAC address. |
18 | Classe CIM che gestisce le informazioni sulle interfacce LLDP. | CIM class that manages information about LLDP interfaces. |
19 | Abilita LLDP in un'interfaccia di rete fisica. | Enables LLDP on a physical network interface. |
20 | Disabilita LLDP in un'interfaccia di rete fisica. | Disables LLDP on a physical network interface. |
21 | Classe CIM che gestisce le impostazioni operative per un agente LLDP. | CIM Class that manages operational settings for an LLDP agent. |
100 | Abilitazione in corso dell'agente LLDP per %1!s! in NetAdapter %2!s! | Enabling LLDP agent for %1!s! on NetAdapter %2!s! |
101 | Disabilitazione in corso dell'agente LLDP per %1!s! in NetAdapter %2!s! | Disabling LLDP agent for %1!s! on NetAdapter %2!s! |
File Description: | Provider WMI NetLldpAgent |
File Version: | 10.0.15063.0 (WinBuild.160101.0800) |
Company Name: | Microsoft Corporation |
Internal Name: | NetLldpAgentWmiProvider.dll |
Legal Copyright: | © Microsoft Corporation. Tutti i diritti sono riservati. |
Original Filename: | NetLldpAgentWmiProvider.dll.mui |
Product Name: | Sistema operativo Microsoft® Windows® |
Product Version: | 10.0.15063.0 |
Translation: | 0x410, 1200 |